Upcar: cordoglio per la scomparsa di Massimo Silvi, già vicepresidente e persona di rara umanità

Massimo Silvi

Massimo Silvi

L’Università Popolare dei Castelli Romani si unisce con profonda commozione al cordoglio per la scomparsa di Massimo Silvi, già vicepresidente vicario dell’Upcar dal 2 agosto 2006 all’11 dicembre 2009, venuto a mancare ieri all’età di 56 anni. Tutto il personale e i Soci sono vicini alla moglie Tina, ai figli Claudia e Paolo, a parenti ed amici, con i quali si piange la scomparsa di una persona sempre disponibile con tutti, un professionista preparato e attento.
Insegnante di scuola superiore e giornalista, Massimo Silvi nell’ultimo periodo è stato addetto stampa del Comune di Frascati, ente nel quale ha costruito da zero ufficio stampa e ufficio relazioni con il pubblico, dopo avere per svariati anni lavorato per testate locali e nazionali come cronista dalla provincia di Roma. Ha diretto con lungimiranza Sedicinews, uno dei primi giornali telematici usciti sul web, e il settimanale Quattro.
Ma soprattutto ha intessuto rapporti umani profondissimi con tanti colleghi, grazie alla sua disponibilità e alla sua grande umanità. Negli ultimi 12 anni ha combattuto come un leone contro il male che alla fine ce l’ha portato via, con la forza che gli dava il pensare sempre ai suoi figli e agli affetti più cari.
«Ho perso un grande amico – ha detto di lui il Presidente dell’Upcar, Massimo Marciano -. Non sempre si può dire questo di un collega. Ma per Massimo era così: amico prima che collega. E non solo perché con lui ho passato notti, a darci manforte a vicenda, in attesa della notizia di cronaca da dare per primi, o giorni interi per lavorare e fare alla perfezione ogni singola pagina di un giornale. Ma soprattutto perché prima di ogni altra cosa, per Massimo c’erano i rapporti umani, cosa purtroppo spesso rara in ogni ambito, e specialmente in un settore molto competitivo come il nostro. E una forza interiore che lascia dentro qualcosa a ognuno che l’ha conosciuto. Quella forza che gli ha permesso di lottare contro il suo male con il sorriso e l’ironia che hanno sempre caratterizzato ogni incontro con lui».

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